La storia evolutiva degli Archeociatidi è relativamente breve essendo limitata al Cambriano inferiore e medio (America, Australia) ed alla parte basale del Cambriano superiore (Eurasia). Morfologicamente essi si presentano come calici o coni rovesciati, fissati al substrato mediante produzioni lamellari esotecali (vedi figura). Le pareti sono semplici o, il più delle volte, doppie riunite da setti trasversali; sia le pareti che i setti sono variamente perforati. La cavità centrale è stata paragonata a quella dei Poriferi; nella classe Anthocyathea (Okulitch), essa è in parte, o totalmente, riempita da tessuto scheletrico, il che potrebbe far ritenere questa classe come antenata dei Coralli. Gli Acheociatidi erano esclusivamente marini e vivevano sia isolatamente sia in comunità sul fondo di mari caldi e poco profondi, con distribuzione tendenzialmente parallela alle linea di costa. Secondo alcuni autori, questi organismi si spingevano anche a profondità maggiori fino a superare i 100m. Mentre nelle formazioni biohermali del Cambriano basale essi erano associati alle sole stromatoliti, con l’evoluzione delle comunità di scogliera del Cambriano li troviamo associati a Tabulati e Stromatoporoidi, con la presenza di Crinoidi e Brachiopodi. Sebbene le comunità ad Acheociatidi siano tra le più primitive che si conoscano, esse non possono essere considerate tra le più semplici, arrivando talora ad una complessità strutturale simile a quella raggiunta da comunità di scogliera di epoche geologiche successive.
La figura rappresenta una ricostruzione di un archeociatide con le caratteristiche morfologiche principali. Si distingue la cavità centrale, le due pareti, interna ed esterna, separate dall’intervallum. In esso si sviluppano le pareti a simmetria radiale (parieties) che possono in certi esemplari essere intervallate da separazioni sub-orizzontali o curve che prendono nome di tabulae. Lo spazio compreso tra sue parieties prende nome di loculum. L’intera superficie é crivellata di pori, mentre la parte basale può presentare strutture radicali (rizoide) che potevano permettere all’organismo di insediarsi su supporti rocciosi o sulla colonia stessa.
Le bioherme caratterizzate da associazioni archeociatidi-alghe sono ben note in bibliografia, rinvenute in Siberia, sud Europa, Marocco, Nord America, Antartide ed Australia.
Le foto che seguono appartengono ad una coppia di archeociatidi provenienti dalla Poleta Formation, Indian Spring, del Cambriano inferiore della California. Nell'immagine seguente la situazione paleogeografica nel Cambriano inferiore e la localizzazione della Poleta Formation al tempo ed attuale
L'esemplare è decisamente notevole come preparazione (grazie a Dave Comfort) e come conservazione, essendo visibili in dettaglio tutte le caratteristiche morfologiche descritte in precedenza.
L'esemplare raffigurato appartiene alla collezione di Paul Hille.
alcuni particolari
aggiungiamo qualche nuovo Archeociatide alla galleria....
ecco da dove vengono...
io e jake
DA quel livello della Poleta escono almeno 12 altri diversi tipi...NON sono comuni ma escono....non sono publ. quindi è un problemone...capire cmq se mi arriva sto benedetto pacco....ne preparerò altri...DAVE ne ha uno strano strano da preparare vediamo che esce....
Miseria sto Dave Comfort è proprio un mago!
E pensa che sui libri di scuola il cambriano viene studiato alla stregua di un mare di meduse...