Ho acquistato recentemente dal nostro beneamato Gianpaolo, una bella, bellissima lastra tagliata e lucidata contenente una moltitudine di noduli scuri, sub-ellittici ma con superficie irregolare ed vagamente laminati. Essi sono immersi in una matrice bruna che, ad un osservazione più attenta al microscopio, possiede una composizione assai eterogenea, con presenza di clasti giallastri e neri (che lucidati si rivelano essere di probabile composizione ematitica).
La lastra proviene da un sito localizzato non lontano dalla famosa Area51, nel Nevada e la formazione di provenienza è la Carrara Formation.
Questa formazione datata al Cambriano inferiore-medio è caratterizzata da un'alternanza di facies carbonatiche e silicoclastiche contenenti tra le faune più interessanti a trilobiti olenellidi del Cambriano inferiore.
Nelle foto seguenti sono visibili alcune sezioni di pleure, asse toracico di trilobiti presenti nella matrice.
Nella Carrara Fomation, nella parte superiore ed in prossimità della Bonanza King Formation (Cambriano medio) si rinvengono importanti accumuli ad ooliti, oncoidi, stromatoliti colonnari e ramificate.
Gli oncoidi illustrati di seguito (coll. personale) ed anch'essi originatesi dall'attività di Girvanella, provengono da un sito non lontano da quello da cui sono originari gli oncoidi descritti in questa pagina. I singoli elementi visibili nelle foto possiedono dimensioni variabili tra 5 e 8 mm, ed evidenziano - a differenza degli oncoidi più grandi ed irregolari - una struttura concentrica e raggiato-concentrica. Al loro interno si possono rinvenire piccoli clasti o frammenti di fossili che hanno funzionato da nucleo di accrescimento. Strutture di dissoluzione sono ugualmente visibili nelle zone di contatto tra i singoli elementi (foto a destra). Queste strutture sono probabilmente di origine diagenetica ed hanno portato ad una dissoluzione e successiva precipitazione del CaCO3 che si ritrova nella matrice calcarea cristallina .
Il campione oggetto di questo capitolo proviene dalla sezione stratigrafica sommitale della Carrara Formation, in prossimità del passaggio alla Bonanza King Formation. Nel modello tridimensionale sottostante si osserva chiaramente il livello più scuro, che ha dato alla luce a questi accumuli di oncoliti.
I noduli presenti nella piastra, sono stati creati da un'alga, chiamata Girvanella; essa è interpretata come una sorta di involucro calcificato di una varietà di alga blu-verde (cianobatterio), associata alla famiglia delle alghe Oscillatoriaceae (sebbene non ci sia un accordo generale su questa classificazione). Nel passato Girvanella fu considerata come una sorta di foraminifero, una spugna o una varietà di alga verde.
L’affinità con le alghe blu-verdi fu suggerita da Bornermann (1886) in occasione della descrizione di alcune faune sarde; Hinde (1887) pose in sinonimia il genere Siphonema con quello di Girvanella.
Questo genere è stato segnalato anche come forma endolitica da (Klement & Toomey
1967) (endolitico è un organismo, generalmente alghe o licheni, che vive in parte o completamente entro una roccia), sebbene si possa rinvenire anche libera o come forma incrostante di clasti (vedi foto sottostante).
E’ comunemente presente in microbialiti come stromatoliti e tromboliti, e la disgregazione dei microtubuli calcificati è stata considerata come un importante meccanismo per la genesi dei fanghi calcarei.
Alghe Calcaree
Le alghe calcaree sono generalmente ristrette ad un ambiente di acque basse (da zero a circa 100m), a differenza dalle alghe rosse che possono anche raggiungere i 400m di profondità. Le alghe blu-verdi si possono rinvenire sia come forme coccoidi sia come forme filamentose: in quest’ultimo caso sono riunite dando origine a strutture cilindriche che prendono nome di tricomi. Il diametro di queste strutture varia generalmente tra 8 e 60µm.
Questo genere ha una valenza come indicatore di facies, ed i noduli e le pisoliti cui danno origine indicano un’ambiente di acque basse, luminose e probabilmente con un grado di deposizione relativamente basso.
La crescita degli oncoidi cui danno origine è interpretata come in risultato di un processo di sviluppo di un film organico (biofilm) intorno al nucleo di accrescimento ed una susseguente precipitazione di aragonite. La distribuzione di questi livelli di accrescimento comunque non è omogenea, ed in generale si presenta come livelli più scuri rispetto alla matrice micritica circostante e quella inglobata.
La sua distribuzione cronologica varia dal Mesoproterozoico al Cretaceo, rinvenendosi in ambienti marini.
In generale l’intensità luminosa decresce in maniera logaritmica con l’incremento della profondità sino ad un punto in cui la luce ambiente è sufficiente per poter sviluppare il processo di fotosintesi necessario esclusivamente al processo di respirazione.
Questa profondità corrisponde alla base della zona eufotica. Il valore beninteso varierà in funzione delle caratteristiche fisiche della massa d’acqua e della capacità dell’organismo a sintetizzare il processo fotosintetico; generalmente questa profondità è inclusa in una fascia di circa 100-150m sebbene siano state rinvenute alghe blu-verdi a profondità anche maggiori (425m in un lago vulcanico ed a più di 1000m nell’Oceano Indiano). Il motivo per cui si rinvengono alghe blu-verdi a queste profondità non è ancora chiara, ma senza dubbio le condizioni ottimali per la loro crescita sono nella zona eufotica.
Insomma questo e molto altro è possibile dedurre da una "semplice" lastra (su cui magari passeggiamo sulla scalinata con la "morosa" o posiamo la tazza del caffé al bar).
Quindi attenzione la prossima volta a dove posate gli occhi, c'è un mondo da scoprire... :-)
Che belle che sono....