L'anno scorso è purtroppo venuto a mancare un socio del nostro gruppo, buon collezionista e geologo di professione. La famiglia ha deciso di regalare al gruppo parte della sua collezione ed ora stiamo sistemando il materiale ricevuto.
Abbiamo a che fare con delle lastre del permiano francese, di Lodeve, località nota tra i collezionisti per le impronte di anfibio.
Sulle lastre che vi mostro si possono notare rain drops, ripple marks e altre cose che ci risultano ignote...qualcuno ha qualche idea in proposito?

qui, per esempio abbiamo una bella serie di "strisciate" o increspature parallele


mentre in queste due possiamo notare queste granulazioni, che non ci sembrano accomunabili ai rain drops...

qui dei bei ripple marks.....


e qui dei bei rain drops.
Ci sono poi le impronte simil-stellate che ho cerchiato in rosso che, secondo qualcuno, sarebbero meduse d'acqua dolce (o una roba del genere) solo che non trovo pubblicazioni utili in proposito.
Che ne dite?
vedendo i vari commenti, trovo varie imprecisioni: innanzitutto i rain drops non sembrano esse al tetto di uno strato, ossia nelle loro posizione originaria, altrimenti avremmo trovato dei buchi, invece sono strutture circolari in rilievo. Pertanto potrebbero essere (andrebbe visto il campione e detto se preso da affioramento o da materiale sciolto) delle under traces, ossia delle tracce sottostanti alle originali, in un livello appunto sottostante al tetto al top di strato; lo stesso vale per le strie che sono singole e non da trascinamento come qualcuno raffigura in una spiaggia e sembrano anch'esse o strie alla base dello strato oppure delle under traces, ossia viste dal di sotto (almeno sembra, sebbene non so con esattezza la stratinomia, ossia la originale posizione della superficie, se in alto o in basso). Terzo punto sembra di vedere qualche stria di tipo biogenico, ma sono striature dubbie ed in ogni caso non classificabili. Per il resto sembrano strutture fisiche prodotte da oggetti trascinati esempio da una marea. I ripples da onda sembrano chiari. Di più non si può dire...