Bene ragazzi, dal titolo si potrebbe pensare che io mi sia già tracannato tutte le bottiglie portate a casa dall'Alsazia...In realtà non è così. Si tratta della grossolana traduzione del nome Inargillajactamedusa pluvensobscura, enigmatico fossile recuperato su di un banchetto della fiera di Sainte Marie Aux Mines, assieme ad un lotto di Intrites punctatus.
Il cartellino allegato asserisce che trattasi di una medusa fossile, risalente al carbonifero, Dockra limestone, Trearne quarry, Beith, Strathclyde, Scotland.
Se non fosse che, ne io ne Enrico, troviamo documentazione inerente a questo brutto soggetto. L'unico risultato che propone il buon Google è un'inserzione scaduta su Ebay.
Comunque, il fossile si presenta così, dopo un breve lavaggio che lo ha reso leggermente più nitido (il che è tutto un dire...)
quanto rimane di questo enigma è una struttura discoide raggiata di circa 35mm di diametro. Il dubbio che viene è che non si tratti in realtà di una medusa. Il termine "medusa" in effetti viene spesso appioppato a ciò che medusa non è. Si vedano ad esempio le faune ediacariane.
Ora comincia il lavoro di ricerca del "cosa ezzere tu?"
Qualcuno vuole aggiungersi alla compagnia dei sostenitori del "se si capisce non è bello"?
Anche a me pareva avesse il ricciolo in mezzo, ma era talmente una supposizione che ho diretto l'attenzione altrove.