Durante l'annuale meeting e conferenze della "Palaeontological Association - UK- ", a Leeds, in Inghilterra si è svolto un "TALK" molto interessante su alcuni nuovi scavi paleontologici e stratigrafici in via di realizzazione nei livelli Ordoviciani della Fezouata Formation in Marocco.
Per i non anglofoni ho tradotto l'Abstract della conferenza cercando di rendere comprensibili i concetti chiave;
Foto: Archivio dell'Autore Dr. Di Silvestro Gianpaolo
La Formazione di Fezouata (scisti fossiliferi dell'Ordoviciano del Marocco) è ricca di eccezionali fossili perfettamente conservati, che permettono di meglio comprendere i passaggi evolutivi tra le faune del Cambriano e e tutte le altre forme di vita del Paleozoico.
Fino a poco tempo fa, i fossili che provenivano da questi livelli, erano collezionati e raccolti in maniera casuale e isolata e con la totale assenza di qualsivoglia informazione stratigrafica e paleoambientale.
L'interessantissimo patrimonio fossilifero e la particolare mineralizzazione, ha fatto si che tali faune fossero scavate in quantità e portate alla luce permettendo così di evidenziare una notevole ricchezza sia per quello che riguarda le faune rinvenute, sia per quanto riguarda l'eccezionale stato di conservazione. (antenne, zampe, cheliceri ecc...)
Con queste premesse, il nostro Team ha iniziato una campagna di scavo sul lungo periodo, nella zona di Bou Izargane, dove è presente una sequenza stratigrafica di circa 18 mt di spessore, in cui sono presenti due intervalli fossiliferi con eccezionali reperti correlabili alla "Lower Fezouata Formation".
La nostra prima campagna di scavo ha portato alla luce 3 orizzonti fossiliferi con una eccezionale conservazione delle faune, però molto omogenee sia come specie sia come dimensioni.
Queste caratteristiche ci hanno portato a considerare che in tali intervalli si siano verificati ciclici episodi di "Stress paleo-ambientali", evidenziati maggiormente dalla presenza di diverse forme patologiche, dal nanismo delle faune e da una massiccia presenza di echinodermi stylophori.
I nuovi dati sedimentologici e geochimici aiuteranno il nostro Team a meglio comprendere il contesto paleoambientale e i particolari processi di fossilizazione che hanno portato alla conservazione dei tessuti molli nei "ricchi" scisti di Fezouata.
Martin E.,Allaire N.,Azizi A.,Bachnou A.,El Hariri K.,Kouraiss K.,Gutiérrez-Marco J.C.,Lefebvre B.,Lerosey-Aubril Rudy,Hafid A.,Masrour M.,Nardin E.,Pittet B.,Prieur A.,Robert E.,Van Roy P.,Vannier J.,Vaucher R.,Vidal M.,Vizcaino D.
ABSTRACT:
The Lower Fezouata Formation (Lower Ordovician, Morocco) has yielded a remarkably diverse exceptionally-preserved biota, which provides unique insights into the transition between the Cambrian and Palaeozoic Evolutionary Faunas. Until recently, fossils from these deposits were collected from small isolated excavations, the stratigraphic positions of which relative to one another were poorly constrained. These collections were also biased by a greater interest for non-biomineralized fossils. This approach has been fruitful for documenting the diversity of the biota, but it does not permit to explore the spatial and stratigraphic evolution of fossil assemblages.To address this question, we initiated a long-term systematic excavation at Bou Izargane, a locality exposing a 18-m-thick section within one of the two stratigraphic intervals with exceptional preservation recently identified within the Lower Fezouata Formation. Our first campaign has shown that exceptional preservation occurs in three discrete horizons within the section, each preserving an abundant but weakly diverse fauna. These characteristics are suggestive of episodes of environmental stress, as are the presence of abnormally small trilobites or the abundance of stylophorans. Ongoing sedimentological and geochemical studies shall provide new data on the environmental context that facilitated soft-tissue preservation in these deposits.
Martin E.,Allaire N.,Azizi A.,Bachnou A.,El Hariri K.,Kouraiss K.,Gutiérrez-Marco J.C.,Lefebvre B.,Lerosey-Aubril Rudy,Hafid A.,Masrour M.,Nardin E.,Pittet B.,Prieur A.,Robert E.,Van Roy P.,Vannier J.,Vaucher R.,Vidal M.,Vizcaino D.
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